È abitudine distinguere tra pensieri e chi li pensa. Del resto, le idee sanno emanciparsi dai loro creatori e sopravvivere a quest’ultimi, per essere poi riprese e camminare su altre gambe. Progresso e tradizione trovano in questo la propria condizione…
«La politica dei filosofi è quella che nessuno fa».[1] Con queste parole Merleau-Ponty conclude la prima densa sezione della Prefazione di Segni. In un’intervista concessa a Jean-Paul Weber uscita nel dicembre del 1960 sul quotidiano Le Monde, il pensatore rilascia…
Nella transizione dal XIX al XX secolo sono gli artisti i primi a intercettare le tendenze regressive del modello di vita metropolitano, teso fra individualismo esasperato e le dinamiche massificanti e spersonalizzanti del “progresso” della civiltà. Nel vagabondaggio di un…
Philippe Descola (si pronuncia Descolà) è stato l’ultimo, geniale allievo del grande antropologo francese Claude Lévi-Strauss. Nato nel 1949, si laurea in filosofia alla Normale di Parigi, e prosegue, negli anni successivi, gli studi nel campo dell’etnologia. In Francia erano…
«Anche quando abbiamo spiegato l’esecuzione di tutte le funzioni cognitive e comportamentali in prossimità dell’esperienza […] può rimanere ancora un’ulteriore domanda senza risposta: perché l’esecuzione di queste funzioni è accompagnata da esperienza?». Così David Chalmers, in Facing up to the…
Il volume The Anthropocene as a Geological Time Unit, pubblicato nel 2019 a cura dell’Anthropocene Working Group (AWG), rappresenta la summa del dibattito sul passaggio di origine antropica ad una nuova epoca geologica. Il volume presenta la più dettagliata rassegna…
Maurice Merleau-Ponty (1908-1961) ha consegnato alla contemporaneità una filosofia peculiare, vicina ai risultati delle scienze e critica rispetto al riduzionismo che esse operano, esistenziale e allo stesso tempo teoretica, fortemente incentrata sull’immanenza ma assolutamente non indifferente alla trascendenza che essa…
Michael Baxandall (Cardiff 1933 – Londra 2008) fu uno storico dell’arte britannico. Studiò letteratura a Cambridge e solo in seguito si appassionò alla storia dell’arte. Ne approfondì lo studio a Vienna con Gombrich, a Pavia (al Collegio Borromeo), a Monaco…
L’universo rappresentazionale occidentale è edificato a partire da un’impalcatura ontologica dualistica, che si traduce in una classificazione categoriale del reale sostanzialmente compartimentata. Posta una ben nitida ed empiricamente determinabile distinzione tra animato e inanimato (sancita dal possesso o meno di…
Personaggi: A: giovane ricercatore; B: professore associato. A: Ora che siamo tra noi, ti dirò ciò che penso veramente del modo in cui viene fatta filosofia all’Università, e credo si tratti di qualcosa che forse anche tu hai provato e…